State of digital advertising 2021: i budget e le priorità del marketing in un mondo nuovo

Il nostro recente sondaggio globale ha gli insight più aggiornati su come i marketer nel mondo pensano di impegnare nel 2021 la loro spesa per il digital marketing.

Nel 2020, mentre sempre più persone nel mondo trascorrevano una parte crescente del loro tempo online, leggendo siti web di news, guardando video in streaming e scorrendo social media, stava avvenendo un cambiamento importante.

Le attività che in precedenza venivano svolte prevalentemente all’esterno, come l’esercizio fisico e il lavoro, hanno iniziato ad essere svolte nella sicurezza e il comfort della propria casa. I consumatori hanno contemporaneamente adottato nuove abitudini di acquisto su diversi canali, quali il ritiro in negozio (BOPIS) e il ritiro senza entrare in negozio (curbside pickup), affidandosi molto allo shopping online.

L’advertising per un nuovo paradigma

In Criteo volevamo approfondire gli effetti del COVID-19 sulle aziende e comprendere come sarà il contributo della trasformazione digitale sulla ripresa. Per il nostro ultimo report, abbiamo intervistato 1.000 senior marketing executive di tutto il mondo (tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Australia, Giappone Corea del Sud e India), per conoscere i loro piani per il 2021.

digital marketing spend 2021 report cover

Tra le altre cose, abbiamo rilevato che, secondo il 61% dei marketer dei vari settori presi in esame, le vendite complessive hanno subito un calo (online e in-store) rispetto al 2019. Tuttavia, l’aspetto positivo più volte citato della pandemia è stato un aumento delle vendite sui siti Web.1 Per quanto riguarda il retail in modo specifico, i dati di Criteo mostrano che, nonostante l’anno sia stato tutt’altro che facile, le vendite di eCommerce sono salite in tutto il mondo del 14% in dicembre 2020, rispetto all’anno precedente.2

Di seguito, presentiamo i tre risultati più significativi della ricerca.

1. Sguardi puntati sui marketer: generare risultati full funnel.

7 intervistati su 10 del nostro sondaggio erano d’accordo sul fatto che nella loro organizzazione la funzione marketing durante la pandemia ha acquistato maggiore importanza, per motivi che interessano l’intero customer journey. Oggi più che mai, i team di marketing vengono sollecitati perché generino risultati in ogni fase del funnel, dall’acquisizione di clienti via via fino alle vendite e alla customer retention.

Per avere successo nel prossimo futuro, per i marketer è essenziale impegnarsi nel re-engagement di clienti inattivi online e offline, oltre a raggiungere nuove audience – ad esempio, quelle che hanno comportamenti e interessi di ricerca sul Web simili a quelli degli attuali visitatori del proprio sito Web.

Scarica qui il nostro report “State of Digital Advertising 2021” per scoprire come i marketer stanno ripensando le loro strategie in un mondo colpito dal COVID.

2. Nel 2021 la spesa per il digital marketing viene distribuita su più canali.

Nonostante il panorama economico sia in rapida evoluzione, nel 2021 l’87% dei marketer pensa di spendere lo stesso budget, o di più, per un driver di performance già collaudato, paid display/retargeting su siti e app di editori. Allo stesso tempo, molti marketer hanno anche intenzione di diversificare i loro budget su tutto l’open Internet: il 43% pensa quest’anno di spendere per il retail media più di quanto ha fatto nel 2020.

La necessità di collegare tutti i touchpoint in cui i consumatori scoprono, valutano e acquistano è diventata persino più pronunciata nel 2020, e le aziende stanno rispondendo: più di un terzo dei marketer pensa di incrementare la spesa sull’omnichannel e i video a pagamento nel 2021.

3. I marketer stanno chiedendo a gran voce alternative brand-safe.

Le aziende sono sempre più sensibili a come vengono percepite in un ciclo di news non stop. Ben il 64% dei marketer afferma che una delle maggiori preoccupazioni è di non apparire accanto a contenuti fake o che incitano all’odio. Un terzo dice che le sue campagne dipendono troppo da Facebook, Amazon e Google.

Un altro sondaggio di Criteo ha scoperto anche che molti consumatori hanno delle riserve nei confronti dei social, dalla visualizzazione di post con fake news e disinformazione alla preoccupazione riguardo al trattamento della loro privacy e ai loro dati personali.3 Tutto ciò faciliterà nel 2021 una maggiore spesa su siti e app di editori e retailer brand-safe.

L’era del pragmatismo e della performance

Nel 2021, le aziende si stanno preparando a un anno di ripresa. I marketer saranno focalizzati a generare risultati tangibili in un mondo in cui sempre più consumatori sono online, e l’impatto economico e sanitario del COVID desta ancora molta preoccupazione.

Le aziende sanno che avere successo nel 2021 significa ripensare nuove modalità per connettersi ai consumatori, usando tutti i mezzi, dai canali del digital marketing ai nuovi prodotti e modelli di distribuzione. Mentre i brand si adattano alle modalità con cui i consumatori di oggi vogliono essere approcciati, i marketer saranno pronti a collaborare con chi li aiuterà a offrire esperienze customer-centric lungo tutto il customer journey.

Per maggiori informazioni su questi e altri risultati, scarica il nostro report.

1Sondaggio Criteo sull’impatto del COVID-19 sul marketing, Globale, ottobre 2020, n=1039.

2Dati Criteo, Retail, dicembre 2020 confrontati con dicembre 2019.

3Sondaggio Criteo sullo stato dei social media, USA, Q4 2020, n=1440.