Come capitalizzare con il cross-device commerce

Aggiornato il maggio 8, 2018

Nell’odierno mondo dell’ecommerce in rapida evoluzione, stabilire trend e verità è una questione spinosa. Nuovi dati presenti sul nostro State of Cross-Device Commerce Report provano che i modelli che regolano l’acquisto hanno schemi complessi. Che cosa significa questo per le tue attuali strategie di mCommerce? E come capitalizzare su questo cambiamento nel comportamento degli acquirenti e trarne vantaggio?

La vendita cross-device impera

I dati di Criteo mostrano che oggi quasi un terzo (31%) delle transazioni negli USA interessano due o più dispositivi: questo significa che l’mCommerce è stato decisamente sostituito dal ‘cross-device’ commerce. Allo stesso tempo, il numero di acquisti effettuati su dispositivo mobile è cresciuto sensibilmente, con dati che mostrano un incremento del 25% ogni anno per quanto riguarda i tassi di add-to-basket e di conversione sugli smartphone. I dati mostrano anche che è un errore pensare semplicemente che i consumatori passino dal dispositivo mobile al desktop quando si apprestano a finalizzare l’acquisto. Che un quarto delle transazioni (il 25%) che iniziano su uno smartphone finiscano su un desktop può anche essere vero, ma più di un terzo (il 35%) dei percorsi di acquisto che iniziano su un desktop vengono finalizzati su uno smartphone. 

Senza un tracciamento del cross-device si ha una visione ristretta del percorso d’acquisto, si rischia di perdere opportunità di coinvolgimento oltre che di mancare della visibilità necessaria per misurare l’impatto di una campagna. Ora che lo shopping è abbastanza diffuso tra i dispositivi, è importante catturare l’attività di navigazione e di acquisto ogni qualvolta questa ha luogo.

Vincono gli approcci che mettono al centro l’utente

Comprendere il percorso del cliente cross-device è fondamentale per creare pertinenza e aumentare le conversioni. Inoltre, adottare un approccio customer-centric consente di individuare il punto di dispersione dal funnel dei consumatori.

Tre consigli top per capitalizzare sul cross-device commerce:

1. Mettere insieme i dati

La cattura e il consolidamento dei dati ricavati da tutti i dispositivi è il primo passo per collegarsi con il percorso del cliente. È necessario riunire i dati più diversi per poterli analizzare in un unico punto e regolare le proprie campagne in tempo reale.

2. Ottimizza per il cross-device

Per creare un’esperienza senza soluzione di continuità, sincronizzata, fai in modo che quando gli utenti passano da un dispositivo all’altro, abbiano la possibilità di riprendere esattamente da dove hanno lasciato. Funzionalità quali i carrelli della spesa “persistenti”, che si aggiornano in tempo reale tra i diversi dispositivi, riducono il fastidio al consumatore e fanno balzare in alto le conversioni.

3. Adotta una struttura per il cross-device

Abbattere le separazioni all’interno della tua divisione marketing ti permetterà un maggiore ed efficace coinvolgimento tra canali e dispositivi, offrendo un miglior servizio ai consumatori.