Le cifre più recenti mostrano che solo il 4% dei visitatori di un sito Web finiscono per effettuare un acquisto. Questo pone ai marketer un problema spinoso: Come convertire il 96% che abbandona il sito senza acquistare? Retargeting. Il retargeting è una soluzione strategica per ricordare ai consumatori il loro interesse iniziale e riportarli a completare il loro acquisto. Diamo un’occhiata più da vicino.
Una cliente, chiamiamola Kim, guarda i prodotti del tuo sito web dal suo PC portatile. Visualizza diversi articoli ma poi abbandona senza mettere nulla nel carrello. Alcuni giorni più tardi, dal suo dispositivo mobile, Kim vede un annuncio per un prodotto che aveva visualizzato, oltre ad altri articoli che non aveva ancora visto. Viene attirata dall’annuncio e si ricorda del tuo marchio, e torna nel tuo sito web per effettuare l’acquisto. Questo è il retargeting in azione.
Il retargeting basico coinvolge il consumatore durante tutto il percorso di acquisto mostrandogli annunci del prodotto che ha visualizzato di recente. I programmi di retargeting avanzato sono un grosso passo in avanti perché:
Il retargeting statico prevede la creazione di un gruppo fisso di annunci, presentati al consumatore a seconda delle pagine che ha visitato sul tuo sito.
Ad esempio: hai sviluppato una campagna di marketing su un eBook. Crei quattro annunci che dirigono le persone verso l’eBook. Ciascuno viene attivato quando un visitatore sfoglia la pagina di uno specifico prodotto o articolo del tuo sito. Un annuncio può essere diretto a persone che hanno visto il prodotto, mentre un altro potrebbe attrarre coloro che hanno letto articoli riguardo a un argomento simile a quello del tuo eBook.
Il retargeting statico è la scelta migliore per le aziende B2B. È anche una buona strategia per quando desideri targettizzare un determinato tipo di audience, ma non uno specifico individuo, oppure quando desideri promuovere un solo specifico prodotto o una sola offerta.
Il retargeting dinamico crea annunci personalizzati per ciascun consumatore. Richiede una tecnologia più sofisticata, tra cui il machine learning, per analizzare i comportamenti dei consumatori, per realizzare l’annuncio in base alle preferenze individuali e per stabilire quando presentare l’annuncio e massimizzare così le probabilità di conversione.
Se fai parte del settore del commerce business B2C e hai un grande catalogo di prodotti, e un’ampia base clienti, allora il retargeting dinamico fa per te. Le variabili presenti in un annuncio di retargeting di successo sono semplicemente troppo grandi da gestire manualmente e il ROI della presentazione di annunci personalizzati è troppo importante per non approfittarne. Infatti, l’88% dei marketer negli USA ha segnalato di aver notato miglioramenti misurabili dovuti alla personalizzazione, e più della metà ha dichiarato un incremento maggiore del 10%. (Evergage)
Oltre ad affrontare il problema del 96%, il retargeting è una strategia efficace per diversi motivi.
È conveniente e il ROI è dimostrato. Il retargeting è altamente redditizio, specialmente se si seguono le migliori pratiche. Annunci personalizzati, presentati al momento giusto, creano il massimo del coinvolgimento. E con il modello basato su CPC (offerto da alcuni fornitori di retargeting) si paga unicamente all’esecuzione di un clic, quindi il budget non si esaurisce.
Il costo reale di una campagna di retargeting dipende dal costo di collocazione di ciascun annuncio e, naturalmente, dal budget stabilito. Il valore che si ottiene dipende dal modello di fatturazione che viene scelto e dai propri obiettivi specifici.
Normalmente, le campagne di retargeting vengono offerte in base a modelli di CPM o di CPC:
Il CPM è la scelta migliore se l’obiettivo è l’awareness, dal momento che si paga per le impression, ma non si ha la garanzia per ogni clic. Spesso, si paga per un’impression che si trova in fondo alla pagina e non viene nemmeno vista. Non è il modello ideale per stimolare le vendite.
CPC significa che si paga solo quando qualcuno fa clic. E, quando qualcuno fa clic, è probabile che sia molto interessato all’offerta. Se hai un obiettivo di performance specifico, come l’aumento della revenue, il CPC è normalmente il modello da preferire.
Retargeting e remarketing sono talvolta utilizzati indifferentemente, ma per molti ambienti di marketing non sono la stessa cosa. Retargeting e remarketing sono entrambe strategie per la conversione di un visitatore del sito che non ha ancora acquistato. La differenza sta nel metodo di coinvolgimento.
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