Le limitazioni alla mobilità portano gli italiani a un maggior utilizzo del mobile

Quest’anno i risultati dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano arrivano in un periodo storico senza ...

Quest’anno i risultati dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano arrivano in un periodo storico senza precedenti. Per questo è ancora più interessante notare come il mobile si sia rivelato uno strumento centrale nella vita delle persone, anche in un anno senza mobilità.

Il tempo speso dagli italiani su mobile segna una crescita del 29%, mentre aumentano del 9% gli investimenti in mobile adv che raggiungono quota 1,9 miliardi di euro, pari al 55% dell’internet advertising e quasi 1/4 degli investimenti pubblicitari totali.

Gli italiani che si sono connessi via mobile nel 2020 sono stati 35,1 milioni, pari all’87,1% della popolazione internet, +4,5% rispetto all’anno precedente. La crescita non ha riguardato solo i siti e le app degli Over The Top (OTT), ma anche le property digitali delle principali imprese italiane per fatturato: il 77% del tempo speso online su siti e app dei top brand italiani proviene infatti da device mobili, valore in netta crescita (+15 punti percentuali) rispetto a gennaio 2020.

Gli OTT valgono l’84% del totale e generano il 98% della crescita degli investimenti, ma il 2020 ha visto crescere l’utilizzo del mobile anche per obiettivi di branding e awareness, non necessariamente di prodotto, con una serie di azioni e informazioni attivate dalle aziende, e con l’aumento del peso del mobile nelle campagne multipiattaforma.

Nel 2020 lo smartphone è diventato il primo canale delle vendite online, abilitando lo sviluppo di nuove soluzioni per l’integrazione con il canale retail, portando anche a un aumento degli investimenti sulla user experience. Oggi infatti il giudizio sulla pubblicità su mobile è migliorato grazie a creatività data-driven, contenuti personalizzati in base al target e forte personalizzazione.

I formati vedono la predominanza del video che vale il 40% e cresce dell’11%, seguito da display (35% di quota) e search (21%), entrambe +9%, mentre la componente classified è stabile e cala l’sms advertising che ormai vale l’1%.

Per i marketer, cavalcare il mobile trend significa focalizzare le campagne sulla gestione integrata dei dati per un’identificazione impareggiabile e creatività profilate e dinamiche.

Mettere al centro le audience con la tecnologia avanzata del machine learning garantisce il coinvolgimento costante degli utenti e genera un ROI misurabile, grazie a soluzioni in grado di incrementare l’engagement.